Descrizione
L’efficienza o la scarsità della rete di trasporti di uomini e merci rappresenta un fattore cruciale di supporto o di mortificazione delle comunità servite, influendo in modo rilevante sul loro sviluppo o sul loro declino.
Data la sua conformità territoriale, l’accesso alla Valle Camonica avviene principalmente attraverso la strada statale 42 (alla quale si innesta la SP 510 – Sebino Orientale), oltre che tramite la ferrovia Brescia – Iseo – Edolo. Un limitato ma pur sempre utile accesso, soprattutto in chiave turistica, è dato dalla pista ciclabile camuna, ben collegata verso le valli trentine e la pianura bresciana, ma ancora incompleta (in Provincia di Bergamo) in direzione dell’area metropolitana milanese.
Il contesto nazionale dal dopoguerra in avanti ha decisamente puntato allo sviluppo della viabilità stradale mortificando quella ferroviaria, favorendo innanzitutto la mobilità privata, imperniando gran parte dell’economia nazionale sulla filiera “produzione di acciaio e cemento – autovetture private – strade”.
Tale linea di sviluppo ha fortemente penalizzato le cosiddette “Aree Interne”, ovvero quei territori esterni alle principali direttrici di traffico, che si sono viste sempre più marginalizzare a causa dei poco agevoli spostamenti e della riduzione o addirittura eliminazione del trasporto pubblico, cosa che ha costretto le popolazioni delle aree montane o marginali del Paese ad “arrangiarsi” o a emigrare.
La Valle Camonica è rientrata appieno in tale dinamica e i camuni sono emigrati o si sono “arrangiati”: solo per dare un’idea, l’indice di autoveicoli per abitante in Valle Camonica risulta pari a 0,73 contro valori decisamente più bassi per la provincia di Brescia (0,6) e per la Regione Lombardia (0,59). Il dato evidenzia un forte uso del mezzo privato per gli spostamenti. Complice in tutto ciò risulta senz’altro essere il ruolo marginale esercitato dalla linea ferroviaria Brescia – Iseo – Edolo.
Migliorare l’efficienza della ferrovia camuna e con essa dei vari elementi che definiscono il sistema del trasporto pubblico locale, risulta quindi un atto dovuto per riportare in equilibrio, rispetto ai territori contermini soprattutto di pianura, l’economia della Valle Camonica compensandone in tal modo le popolazioni e l’ambiente naturale.
Inoltre, la mancata modernizzazione della linea ferroviaria Brescia – Iseo – Edolo (l’elettrificazione, innanzitutto) ha avuto come conseguenza un’ulteriore penalizzazione per la valle e i suoi abitanti: la tratta ferroviaria, lunga 103 KM, è percorsa da 14 convogli diesel che consumano circa 690.000 litri di gasolio all’anno. Tale percorrenza causa l’immissione in atmosfera di:
- 1.826 tonnellate di CO2eq/anno
- 11,258 ton/anno di Ossidi di Carbonio (CO)
- 12,867 ton/anno di Ossidi di Azoto (NOx) e di Idrocarburi Incombusti (HC)
- 0,646 ton/anno di Polveri Sottili (PM).
Tutte le componenti produttive, politiche e sociali della Valle stanno seguendo con attenzione l’impegno che la Comunità Montana e il BIM di Valle Camonica a sperimentare una via innovativa per lo sviluppo sostenibile del territorio, dove l’implementazione DI UN NUOVO SERVIZIO FERROVIARIO DELLA LINEA BRESCIA-EDOLO (INCLUSO TRATTO BORNATO-ROVATO) PER TRASPORTO PASSEGGERI costituirebbe una prima concreta realizzazione che, se accompagnata dalle altre misure che in questo studio vengono delineate, proietterebbe il territorio verso un futuro socialmente, ambientalmente ed economicamente sostenibile.
In tale contesto il Consorzio dei Comuni BIM di Valle Camonica ha affidato nel 2022 a TRANSPLAN srl – Ingegneria del territorio e dei trasporti, lo studio che si può scaricare qui di seguito, nella sezione “Documenti”.